Il soccorritore laico è una figura che può fare la differenza in caso di emergenza sanitaria, come un arresto cardiaco, un annegamento, una folgorazione o un’asfissia. Si tratta di una persona che, pur non essendo un operatore sanitario, è in grado di riconoscere una situazione critica, allertare i soccorsi e praticare le manovre di primo soccorso, come la rianimazione cardiopolmonare (RCP) e l’uso del defibrillatore semiautomatico esterno (DAE).
Soccorritore Laico: significato e definizione
Il soccorritore laico è dunque un operatore di primo soccorso, un cittadino comune, una persona che presta aiuto in caso di emergenza sanitaria, senza essere un operatore sanitario. Deve conoscere le tecniche di primo soccorso, come la rianimazione cardiopolmonare, la defibrillazione precoce con un defibrillatore semi-automatico esterno, le manovre di disostruzione delle vie aeree e la posizione laterale di sicurezza (PLS).
Il soccorritore laico può essere un volontario o un dipendente di enti o associazioni che si occupano di soccorso, come la Croce Rossa Italiana, o di altri servizi di emergenza, come i vigili del fuoco o le forze dell’ordine. Il significato di laico, in questo caso, si riferisce al fatto che questa figura non è un professionista del settore medico o sanitario.
Ma come si diventa soccorritore laico? Quali sono i requisiti, le competenze e le responsabilità di questa figura? E quali sono i vantaggi per la comunità di avere una rete di soccorritori laici preparati e pronti ad intervenire?
Come si diventa soccorritore laico
Per diventare soccorritore laico, occorre frequentare un corso di formazione specifico, chiamato BLSD (Basic Life Support and Defibrillation), che insegna le tecniche di base di rianimazione cardiopolmonare e di defibrillazione precoce. Il corso dura poche ore e si svolge in presenza o a distanza, con una parte teorica e una pratica, in cui si utilizzano dei manichini e dei defibrillatori simulati.
Il corso BLSD è aperto a tutti i cittadini maggiorenni, senza alcun requisito di titolo di studio o di esperienza pregressa. Al termine del corso, si ottiene un attestato di partecipazione, che ha una validità di due anni e che può essere rinnovato con un corso di aggiornamento.
Il corso BLSD è organizzato da enti di formazione riconosciuti e accreditati dalle autorità sanitarie regionali o nazionali, come l’AREU (Agenzia Regionale Emergenza Urgenza) in Lombardia o il SIMEU (Società Italiana di Medicina d’Emergenza e Urgenza) a livello nazionale.
Per trovare il corso più vicino a te, puoi consultare i siti web di questi enti o di altre associazioni di volontariato che offrono corsi di primo soccorso.
Quali sono le competenze e le responsabilità del soccorritore laico
Il soccorritore laico, una volta ottenuto l’attestato di BLSD, è in grado di intervenire in caso di emergenza sanitaria, seguendo una sequenza di azioni riassumibili nella cosiddetta “catena della sopravvivenza”. Questa catena comprende quattro anelli:
- Riconoscimento dell’arresto cardiaco e chiamata al 118
- Inizio immediato delle compressioni toraciche esterne (massaggio cardiaco)
- Defibrillazione precoce con il DAE, se disponibile
- Supporto avanzato alle funzioni vitali da parte del personale sanitario
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Scopri di piùIl soccorritore laico deve quindi essere in grado di:
- Valutare lo stato di coscienza e il respiro della vittima
- Chiamare il 118 e seguire le istruzioni dell’operatore
- Posizionare la vittima in sicurezza e liberare le vie aeree
- Eseguire le compressioni toraciche esterne con una frequenza di 100-120 al minuto e una profondità di 5-6 cm
- Eseguire le ventilazioni bocca a bocca o con una mascherina, con un rapporto di 30:2
- Accendere il DAE, applicare le piastre sul torace della vittima e seguire le indicazioni vocali e visive del dispositivo
- Continuare le manovre di RCP fino all’arrivo dei soccorsi o al recupero della vittima
Il soccorritore laico deve inoltre essere in grado di adattare le manovre di primo soccorso in base all’età e alle condizioni della vittima, seguendo le linee guida specifiche per il trattamento dell’arresto cardiaco in età pediatrica e dell’ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo.
Il soccorritore laico ha il dovere civico e morale di prestare soccorso a chi ne ha bisogno, ma non ha l’obbligo giuridico di farlo. Tuttavia, se decide di intervenire, deve farlo con diligenza, competenza e buona fede, altrimenti può incorrere in responsabilità civile o penale. In particolare, il soccorritore laico deve:
- Rispettare la volontà della vittima, se espressa in modo chiaro e consapevole
- Non abbandonare la vittima fino all’arrivo dei soccorsi o al passaggio delle cure a un altro soccorritore più qualificato
- Non superare i limiti delle proprie competenze e non praticare manovre invasive o farmacologiche
- Non causare danni alla vittima o ad altri con azioni negligenti, imprudenti o imperite
- Non violare la privacy della vittima o diffondere informazioni sensibili
Il soccorritore laico è tutelato dalla legge, che prevede delle esenzioni di responsabilità in caso di buona fede, di urgenza e di necessità. Inoltre, il soccorritore laico può beneficiare di una copertura assicurativa da parte dell’ente di formazione che ha rilasciato l’attestato di BLSD o da parte dell’associazione di volontariato a cui appartiene.
Quali sono i vantaggi per la comunità di avere una rete di soccorritori laici
La formazione e la diffusione dei soccorritori laici rappresentano un grande vantaggio per la comunità, in termini di salute pubblica e di prevenzione. Infatti, i soccorritori laici possono:
- Aumentare le probabilità di sopravvivenza delle vittime di arresto cardiaco, che in Italia sono ancora molto basse (inferiori al 10%)
- Ridurre i danni cerebrali e le complicanze a lungo termine delle vittime di arresto cardiaco, che possono compromettere la qualità della vita
- Migliorare la catena della sopravvivenza, integrandosi con il sistema di emergenza-urgenza e facilitando il lavoro del personale sanitario
- Sensibilizzare la popolazione sull’importanza del primo soccorso e della defibrillazione precoce, promuovendo una cultura della solidarietà e della responsabilità civica
Perché è importante il soccorritore laico
Come è possibile vedere nell’infografica che segue, il primo soccorso è molto importante e può essere decisivo sulle conseguenze della vittima. Ogni anno, solo in Italia, abbiamo circa 60000 morti per arresto cardiaco. Dopo un arresto cardiaco la possibilità di sopravvivenza è di appena il 10%, ma può aumentare al 30% con un intervento rapido di RCP, che ridurrà anche la perdita di efficacia di un defibrillatore, riducendola o addirittura dimezzandola da un 7-10% a 3-5% al minuto.
In conclusione, il soccorritore laico è una figura che può fare la differenza in caso di emergenza sanitaria, salvando vite umane e riducendo le conseguenze negative dell’arresto cardiaco. Per diventare soccorritore laico, basta frequentare un corso di formazione di poche ore, che insegna le tecniche di base di rianimazione cardiopolmonare e di defibrillazione precoce.